sabato 24 marzo 2007

REINHARDT

Nato a Settembre del Ventidue,
sotto bandiera Rossocrociata,
a sedici anni, sollevi un bue,
ogni fanciulla ti è fidanzata.

Della tua forza si fa notizia
perchè, a ogni festa, sei l'attrazione,
a torso nudo, senza malizia,
come un fenomeno da baraccone,

spèzzi caténe a forza di braccia.
Golosa, all' albero della cuccagna:
nubile, o vedova, forte, si abbraccia
nel tuo sudore, come una cagna...

Padri e fratelli giuran: vendetta...
covando, torvi, sordo rancore;
stringendo i pugni, e poi, senza fretta,
mischiando, insieme, vino e furore.

Quando cammini per il paese,
belle ragazze, apron sorriso,
dalle finestre, lenzuola stese,
sempre promettono il paradiso...

A diciott'anni, le sere di Maggio,
steso sui campi, rubi l'amore
ad ogni donna che, con coraggio,
fugga, in anticipo, dal confessore...

E tu, al fruscìo di ogni veste levàta,
con dita esperte, trovi la via
che, dagli artigli e da schiena graffiata,
a volo d'aquila, il cielo vi dìa...

Ed è tra l'erba, tra i fiordalisi,
che, bacia rose, la tua rugiada,
spegne l'arsura di amori divisi:
ad acqua in bocca, nessuno bàda...

Ma, il giorno dopo, basta il rossore,
basta uno sguardo, un tocco di mano,
una parola, un leggero tremore,
a scatenare un vero uragano...

Non hai più pace, non hai più scampo...
ad ogni angolo, un volto ti spia...
gelosi gli uomini, femmine in campo.
Fuggi, ragazzo ! Vattene via ...

Cambi il tuo nome, cambi paese,
quando, in Italia, scoppia la guerra,
Grecia, Albania, la storia è palese:
hai cento rose, sopra la terra...

Tornato in Patria, tutta la gente
viene alla chiesa, a darti il saluto:
Parroco e uomini... Sempre si mente.
Tu, tra le donne, i fiori, e lo sputo..

Giovane eroe, stallone da monta,
gallo cedrone, tu anima santa,
anche scomparso, lasci l'impronta
che mette il diavolo nell' acquasanta.

Anche scomparso, lasci l'impronta
che mette il diavolo nell' acquasanta.


Claudio Grossi.

Dedicata a Gino.

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