venerdì 23 marzo 2007

L' AMO

Certo che questa vita è generosa!
Mi ha dato tutto quel che mi aspettavo:
cibo abbondante, come prima cosa,
ed una casa comoda e spaziosa.

Giro e rigiro, in tutto questo posto,
nella vaga speranza di arrivare
a scoprir qual'è il nocciolo nascosto:
qual'è il mistero che ci fa scavare.

A me purtroppo, sai, è toccata in sorte
una vitaccia boia e disgraziata,
vivo nel fango molle della corte.
A malapena sbarco la "mesata".

Quando sconfino, è certamente un rischio;
non mi posso permetter di sbagliare,
inutile pensare: "me ne infischio",
se vado sotto, poi, devo pagare.

Che, coll'aridità, la vita è dura;
se piove, invece, sono impantanato;
è allora che si muore di paura
di finire inghiottito, o calpestato.

Invece io son nato fortunato.
Mi hanno raccolto, e messo in un forziere,
con altri come me, ci hanno portato
al lago e al mare. Dovreste vedere!

Tu nella mela e tu giù nella corte.
Siete dei vermi! Non avete scopo!
Invece io, da eroe, per buona sorte,
ho una missione. Ve lo spiego dopo.

Adesso, devo andare, vado a pesca!
Com'è costume, c'è nudo integrale.
Sono un attore. Oggi faccio l'esca.
E, appeso a un filo, il mio contratto, vale.

"Sei così bello che ti mangerei !".
mi sussurrò una sarda, tra le onde...
Io le risposi:"L'Amo...". Allora lei
disse: "Lo so". E invece di mangiarmi,
... mi baciò.

Claudio Grossi.

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