venerdì 1 gennaio 2010





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lunedì 26 marzo 2007

I FIOR


Son restàa mal, de brutt,
nel vedè tanta salud,
scarligà via, pian pian,
dai sò bèj man.

Quand lée l'ha cominciàa
a vègh el mal,
l' è staa 'me 'na sassàda
in Paradis.

Regordi:
la cantava,
compagn d'on usellìn...
ma, quand lée la rideva,
savevi el sò destin....

e m'è toccàa tasè,
ma mì vedevi,
che la quattàva on mal,
che la perdevi.

E s'eri pién d' amor,
quand mì gh' hoo portàa i fior,
che hinn scarligàa, piàn piàn,
dai sò bèj man.

Regordi: la cantava,
compagn d'on usellìn,
ma quand lée la rideva,
savévi el sò destin...

E quand la m' ha guardàa,
de colp, la m' ha capìi.
E mì, primma de lée,
me son sentìi morì.


Claudio Grossi.

Presentata all' Arca Canora.
Radio Meneghina.
Organizzatore Nino Rossi.
Tra le mie canzoni in milanese, questa era la preferita da Nino Rossi.

ME PIAS RESTATT VISIN

Me piàs, restàtt visìn,
me piàs, de matt.
Quand te me sfioret
cont i tò bèj man.

E poeù la Lunna e i alber,
sul tò faccìn de angel
a fann de sfond
al ciàr di lusiroeù.

E te me se sembrada
mai, inscì bella e dolza
in di mè brasc,
che voraria fà el lader,

portatt via el savor,
e el tò profum
de rosa, in mèzz
ai fior.

Claudio Grossi

Presentata all'Arca Canora
Patrocinata da Radio Meneghina,
Organizzata da Nino Rossi.
Canzone entrata in finale.

PACE E DOLLARI

Lava, lava, soldato, la tua pelle,
con la tua saponetta: Made in U.S.A.
la tua camicia, logora e sudata,
le mani sporche di sangue raggrumato...

Scegli i compagni più feroci e butta
la tua coscienza sotto le tue scarpe.
Acceca gli occhi contro il sole e piomba
sul tuo nemico, inerme, nel villaggio.

La santa guerra ha dichiarato Washington
e il Presidente dona Pace e Dollari
ed agli oppressi, ai negri, ai Vietcong dà :
Cioccolatini al Napalm e Libertà...

Uccidimi, fratello, se ciò potrà servire
a far finire questa sporca guerra.
Però, fammi un favore : mi devi seppellire,
col mio fucile, qui. Nella mia terra.


Claudio Grossi.

La mia migliore canzone
contro la guerra in Vietnam.

AL RONALDO NERAZZURRO.

Tu puma, tu pantera, tu giaguaro,
tu lince, tu ghepardo, tu leone,
tu antilope, gazzella, tu levriero,
tu unico, funambolo, Campione.

Ma dolce, come zucchero filato,
simpatico, altruista, generoso,
onesto, come l'uomo più fidato,
sincero, trasparente, portentoso.

Veloce più del vento, tu uragano,
quando, scattando, corri verso rete;
terrore del portiere veterano,
del difensore, che non ti precede.

Tu grande Capitano, tu bandiera.
Fenomeno vivente, giocoliere
in maglia Nerazzurra o Brasilera.
Tu grande goleador, tu cannoniere.

A chi non è successo , qualche volta,
suonando la chitarra con più forza,
facendo, con il plettro in mano,
nel punto culminante di un passaggio,

sentire un :"toc" deciso, ed una corda
saltar di botto, senza preavviso?
Fatalità del gioco del destino
la corda, specialmente quando è tesa

od agganciata in modo non deciso
può, a volte, fare un volo ad arco teso.
Tu, forse un giorno, simile alla freccia,
hai superato in corsa anche te stesso;

terribile momento, ed è successo.
Tutta la rabbia, che provavi dentro,
moltiplicala in noi, tuoi ammiratori.
Ronaldo, da sportivi, i nostri cuori ,

con te, caduti a terra, stramazzàti,
avrebbero voluto sollevarti,
darti un aiuto, correre, abbracciarti,
toglierti quel dolore, confortarti.

Tu, Arpa degli Stadi, tu allegria
del calcio quando è gioco, fantasia,
potenza pura, artista del pallone,
tu semplice ragazzo, simpatia,

cambiata quella corda alla chitarra,
torna a ballare, metti le scarpette,
al suono della musica, dei cori,
tra fumi colorati, la tua danza.

Più forte tu sei già, ti vedo allora,
sanate le ferite, da leone,
saltare, tra le finte, gli avversari,
come uno slalom, giù come birilli,

in porta, attendere il portiere,
fintarlo in corsa, metterlo a sedere,
attendere il ritorno del terzino,
diventar serio e poi, con decisione,

mettere in rete un magico pallone.
Aprir le braccia, correre contento
verso la gente che ti vuole bene,
alzare il dito e ridere felice.

Sarà così, lo so, tu sei più forte
della sfortuna, della malasorte.
Se io ti fossi amico, già saprei
rassicurarti, dirti che tu sei

protetto ed invincibile. Che c'era
chi aveva il punto debole al tallone.
Ma era invulnerabile. Leggenda?
Chi lo può dire? Si sa, per tradizione.

Tu che sei qui a Milano e che ci vivi,
e sei il portabandiera del Biscione.
Sappi che l'uomo, che esso sta afferrando,
in verità, gli ESCE dalla bocca.

Sembra che sia sfinito, sia ferito,
che sia sul punto di essere inghiottito,
ma invece la sua vita fu protetta
da quella pelle a strisce, come maglia,

corazza contro il suo nemico.
E dopo un po' di tempo ecco, pian piano,
rigenerato, con la spada in mano,
risorge a nuova vita e ricomincia

a mettersi alla testa dei guerrieri,
a vincere e a stravincer, più di ieri.
In maglia Nerazzurra, il Combattente,
sotto le insegne del Biscion Vincente.

Tra poco tempo tornerai sul campo,
per vincere Trofei, Scudetti e Coppe .
Riavrai il tuo posto nella Nazionale
disputerai, di nuovo, il TUO MONDIALE.

Titolerà la stampa, in quel momento:
"RONALDO GIOCA, CHE DIVERTIMENTO...
SCATTA, SEGNA DI NUOVO, FA LE FINTE."
E noi urleremo in coro:"VIVA L'INTER ! ".

Allora, non temere, siamo a Maggio.
Magìa Potente, è quella del Biscione.
Presto, sarai guarito. Abbi coraggio.
Riavrai il PALLONE D'ORO. Ciao, Campione!

Claudio Grossi.


Dedicata al Ronaldo nerazzurro, quando si fece male.
Esempio di come la passione per il bel calcio e
l'ammirazione per un grande campione,
possano far scrivere parole , che, col passar del tempo,
poi, si riveleranno inesatte...
Amen.

PRAGA ' 68

I Rossi invadono Praga
e l' odio, col sangue , dilaga,
travolge operaio e studente
alla luce del Sole d' Oriente.

Il Muro resiste a Berlino
e Mao, se la ride, a Pechino,
stampando, col sangue, i Pensieri,
che offre ai turisti stranieri.

E non servono mille chitarre
per impedire le guerre.
Non servono lunghi capelli
per ridiventare fratelli,
perchè, da che è nato Caino,
siamo schiavi di un solo destino.

Chi uccise, nei Lager Nazisti,
sei milioni di poveri cristi,
coi forni o coi gas, perchè rei,
solamente di essere Ebrei,

sta alla pari, ancor oggi, con gente,
che, piena di cieco furore,
odia, ancor più fortemente,
chi ha la pelle di un altro colore.

E non servono mille chitarre,
per impedire le guerre,
non servono lunghi capelli,
per ridiventare fratelli,
perchè, da che è nato Caino,
siamo schiavi di un solo destino.

Due Kennedy, non sono bastati,
nonostante si siano immolati
per la gente che continua a soffrire,
imparando soltanto a morire.

E tu, che con mille fatiche,
per la pace ti sei adoperato,
hai , in premio un bel mazzo di ortiche,
legate col filo spinato...

E non servono mille chitarre,
per impedire le guerre,
non servono lunghi capelli,
per ridiventare fratelli,
perchè, da che è nato Caino,
siamo schiavi di un solo destino.

Ma se ognuno si desse la mano
e bruciasse i suoi libri di storia,
allora, a cantare vittoria,
sarebbe ogni essere umano.

Avremmo una sola bandiera:
né gialla, né rossa, né nera...
e l' atomica non scoppierà,
nella luce della Libertà.

Fratelli, portiamo pazienza,
non ci avveleniam l' esistenza.
Cantiamo ed amiamo, che, in fondo,
siamo tutti : Cittadini del Mondo.

Claudio Grossi.

Leo Wachter,
l' impresario che fece venire i Beatles in Italia,
che conobbi a 18 anni,
volle, per sè
questa mia canzone.

Mi degnò della sua amicizia.

La tenne nel suo cuore per sempre.

E - MAIL

Messaggi
sui
telefonini.

Siti
meravigliosi
di Internet.

Miliardi
di e-mail
dicono
al mondo:

un attimo
ti penso
e
un attimo
ti scordo.

Ogni istante:
novità.

Curiosamente,
nel nostro
cuore,
attendiamo
risposta.

Proiettati
verso
il nuovo
millennio,
giubiliamo.

Ma,
tra non molto,
altri
prenderanno
il nostro
posto,
su questo
sperduto
pianeta.

Prigionieri
pescati
dall' oceano
dei navigatori
solitari.

Nella rete
del Grande
Cervello.

On line...
pronti per essere,
infarinati
e fritti,
ciberneticamente.

Claudio Grossi.

Pivano

Pivano