sabato 24 febbraio 2007

QUELLA COSA CHE SEMPRE FANNO

Esco alle cinque della mattina
per la mia sana passeggiatina.
Scarpe da tennis, sempre scattante,
con questa tuta così elegante,
il mio padrone mi porta fuori,
perchè, altrimenti, sono dolori.
Perchè, se capita mai di lasciare
qualche ricordo del mio passare,
subito, prendo dello :"zozzone".
Devo imparare l'educazione.

Dicono sempre che non lo sanno,
che quella cosa, che sempre fanno,
è comportarsi da sporcaccione;
e, per salvare la situazione,
tra le auto in sosta, io, poverello,
spesso, mi libero del mio fardello.
Se a tutti gli angoli devo sostare,
lasciando il segno, lasciano fare.
Intanto passano, questo lo so,
le prime macchine: "Pi-pi Po-po".

Siamo all'edicola per i giornali:
il mio padrone mette gli occhiali
per osservare, con grande importanza,
le novità dell'alta finanza:
lui gioca in borsa, di solito vince,
ma a me, sta storia, non mi convince,
non mi interessa, proprio per niente.
Io penso all'osso, ed in questo frangente
passan le macchine, tutte di qui.
Eccole, arrivano: "Po-po Pi-pi".

Sotto la suola,sul tacco, in punta:
è cioccolata? Tra l'erba spunta,
tra un ciuffo e un fiore, cremoso umore;
solo, non ha l'identico odore...
Niente paletta, niente secchiello,
lasciarla in loco, certo, è più bello!
Fare lo gnorri, l'indifferente!
Farla da furbo, è divertente!
Corri nel prato, ma: attento a te,
che, forse, scivoli: "Po-po Pe-pe".

Lungo è il guinzaglio sul marciapiede,
cuore non duole, occhio non vede,
fingi di metterti ad una vetrina,
forse credendola una latrina.
Mai ci sia un Vigile che, competente,
mostrando il Codice, salvi l'ambiente!
Com'è sportivo com'è veloce
se passeggiando, alza la voce:
"Brutto cagnaccio... dai! ...Torna qua!
Non fare il tonto! Falla di là!".

Senza guinzaglio né museruola,
tutti i portoni mi fanno gola:
annuso e, subito, devo marcare,
con il miei liquidi, il mio passare.
Sane abitudini sarebbe bello
insegnare agli uomini. Forse: un SECCHIELLO.
Con la PALETTA. Sopra la SABBIA .
Farebbe nascere minore rabbia.
Non tutti apprezzano, lungo la via,
degli escrementi, la compagnia.

Spesso calpestano, perchè non vedono,
e maledicono. Quasi non credono
che sia possibile l'indecoroso,
indescrivibile, pacco odoroso.
Se siam colpevoli, forza, multateci.
Accalappiateci e rinchiudeteci.
Gente,credetemi, cosa ne so?
Qui, tra le macchine: "Pi-pi Po-po".
Perchè la colpa date a noi cani?
Sono i padroni i veri villani.

Claudio Grossi


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UN ANGELO E UN DIAVOLO

Pivano

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